domenica 19 aprile 2020

Il valore dei ricordi




“…ascoltate giovani donne e uomini di tutto il mondo e diffondete queste parole: la Terra è vostra, con tutto quello che contiene, siate gentili ma fieri, ora siete necessari più che mai. Siate responsabili del cambiamento…perché questo è il vostro momento…”

                                                                             Winston Churchill



Dimostrare che i nostri ricordi siamo intimamente connessi con le nostre emozioni è immediato: ricordo deriva dal latino re e cor e significa richiamare al cuore.

I ricordi, quando sono ben strutturati ed elaborati, divengono ricordi positivi, sono il nostro  valore aggiunto, un bene rifugio in grado di proteggerci e di farci andare avanti. Per Pio Baroja [scrittore spagnolo] “In buona parte siamo l’estensione del nostro passato; il risultato di un ricordo”.

Sovente i nostri ricordi rimandano nel passato a situazioni e momenti felici ma di frequente ci provocano nostalgia. Tale stato d’animo, descritto per la prima volta dal medico francese Johannes Hofer (1688), si riferisce al miscuglio di melanconia,  tristezza e rimpianto, che può scaturire dai nostri ricordi.  Di nostalgia è imperniata l’opera di Verdi I Lombardi alla Prima Crociata dove i Crociati, nelle terre lontane,  venivano destati dalle " fresc'aure volanti sui vaghi ruscelletti dei prati lombardi! Fonti eterne! purissimi laghi!..."

Tocca noi decidere quando rifugiarsi nei nostri ricordi, senza lasciarci sopraffare dalla nostalgia, e quando prendere per mano la paura e vivere nel presente.

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